Di solito si pensa che nelle classi di scuola primaria , i bambini siano troppo piccoli per affrontare temi di questa portata ma non è così, perché fenomeni di prepotenza che non sono proprio atti di cattiveria pura , se trascurati possono sfociare in bullismo ;tuttavia è bene sensibilizzare i bambini su certi problemi. Così, in classe, si è scritta alla lavagna la parola “bullismo” e si è chiesto ai bambini se ne conoscessero il significato, dopo un iniziale silenzio, un bambino ha preso la parola dicendo che aveva sentito questa parola in televisione e che il bullismo :“E’ quando dei ragazzi picchiano o fanno del male a ragazzi più deboli senza alcun motivo, con lo scopo di fare del male ”. Dalle risposte successive di altri bambini è nata una conversazione guidata . La discussione è proseguita e ha portato i bambini a capire che il bullismo è un atteggiamento sbagliato .L’unico modo per sconfiggere un bullo è stare dalla parte del debole e dimostrargli che non è solo. Chiamati ad esprimere concetti e pensieri , è nata l’idea di realizzare un video con lo scopo di far arrivare un messaggio ben preciso e fornire informazioni sull’argomento trattato . A differenza di solo foto o immagini , il video non rimane asettico ma cattura l’attenzione non solo dello spettatore ma anche dei piccoli protagonisti che vivendo l’esperienza , se pur virtuale , riescono meglio a trattare il delicato tema .
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